Once upon a time: lo Storytelling
Marzo 17, 2019Slogan che hanno fatto la storia
Aprile 2, 2019Se ne parla da tempo, ed il fenomeno risulta sempre più evidente: la portata organica dei post sui social è ormai crollata (con un discorso a parte per Linkedin). Per le aziende (ma non solo), l’effetto è un pò quello della famosa particella di sodio che chiede “c’è nessuno”?
La sponsorizzazione dei post diventa quindi la soluzione scelta, nella maggior parte dei casi, per migliorare la visibilità dei contenuti, ma anche qui non è detto che si raggiungano i numeri desiderati.
Tra le motivazioni che sottendono il crollo della reach organica c’è da considerare l’inevitabile continuo aumento dei contenuti sulla piattaforma: la selezione diventa quindi necessaria per una corretta esperienza utente. In linea di massima, più un determinato contenuto ha successo (soprattutto subito dopo la pubblicazione), più potrà beneficiare di una maggiore visibilità, raggiungendo altre persone. Un circolo virtuoso che può fare la differenza.
L'aumento dei contenuti sulle piattaforme social richiede una selezione, necessaria per una corretta esperienza utente.
Va dove ti porta l’ADS
Prendiamo il caso di Facebook: se venisse mostrato tutto a tutti la timeline diventerebbe una giungla e non ci sarebbe tempo di vedere tutto.
Chiaramente dietro questa situazione c’è anche (sopratutto?) la volontà dello stesso Facebook di imporre sempre più l’utilizzo di contenuti sponsorizzati; un discorso, questo, valido ormai non solo per le grandi aziende, ma anche per realtà medio/piccole. Non è un caso che i ricavi pubblicitari del social “principe” del web siano in costante aumento.
Semplificando, chi vuole (almeno un pò di) portata organica, deve lavorare con qualità per soddisfare gli utenti, progettando contenuti che possano essere di loro interesse; chi vuole promozioni, clic con atterraggio su link esterni (chiaramente non amati da Facebook) l’unica soluzione valida è pagare.
In questo scenario, bisogna inoltre annotare come l’aumento delle ads riduca lo spazio per altri post nel feed di notizie, accentuando la consapevolezza che il singolo contenuto vada sostenuto da una promozione, per farsi strada ed ottenere visibilità sulla piattaforma.
I post vanno sostenuti sempre più dalle sponsorizzazioni, per ottenere visibilità
La portata organica è favorita da contenuti di particolare rilevanza per gli utenti
Dal palco al piccolo gruppo
Un trend - facile da notare anche per chi non si occupa di marketing - è la saturazione dei canali “troppo social”, che lascia mano mano spazio alle app di messaggistica, come whattsapp, telegram, messenger, dove la componente privata della conversazione risulta predominante.
La platea sconfinata e, per certi versi indifferenziata, dei “grandi social”, sembra avere quindi bisogno quantomeno di un’integrazione, per soddisfare i bisogni di comunicazione degli utenti. Gruppi più ristretti, con un dialogo ancora più immediato e diretto, dove il pubblico è meno numeroso ma, probabilmente, più “qualificato”.